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La paura di invecchiare esiste. E dobbiamo accettare il fatto che provare timore nei confronti del tempo che passa fa parte della natura umana. Negli ultimi anni abbiamo spesso sentito parlare di accettazione, di body positivity, di essere libere di sfoggiare le rughe, i capelli bianchi. Ma non c’è niente di male nello scegliere la strada inversa: il desiderio di rivolgersi a un chirurgo plastico a Milano è del tutto normale, naturale, spontaneo. Se c’è un modo per invecchiare bene, perché evitarlo? Da tempo, inoltre, sappiamo che la chirurgia estetica migliora il benessere psicologico. Il motivo? Incrementa la sicurezza in noi e l’autostima.

I benefici della chirurgia plastica, al di là dell’estetica

Non è un argomento così banale o scontato. Perché, in realtà, sono tante le persone che scelgono ogni anno di rivolgersi a uno specialista della bellezza. Donne di 20 anni, o di 50 anni (e anche uomini, rompiamo questo tabù). Tutte e tutti con un obiettivo, tornare giovani o correggere quel difetto che tanto odiano. E anche qui sottolineiamo che non c’è nulla di male nel non accettarsi: invitare le persone a farlo è un messaggio profondo e significativo, ma rimane la libertà di scelta, sempre.

Modellare il viso, al giorno d’oggi, è possibile anche con procedure soft, addirittura nello studio medico, o magari con procedure mininvasive nell’ambulatorio chirurgico. Parliamo di interventi che aiutano davvero a sentirsi più belli, più giovani: magari con filler riassorbibile, per prevenire e trattare l’invecchiamento della pelle, o ancora per correggere le rughe. O – perché no – sollevare i tessuti molli delle guance prima che sia troppo tardi. Gli obiettivi della chirurgia estetica sono quelli di ritardare l’invecchiamento e di permettere alle donne e agli uomini di fare pace con loro stessi. Di ritrovare autostima e sicurezza.

Ancora oggi, si ragiona molto poco su quanto la correzione di un piccolo difetto possa essere benefica per la salute psicologica di tantissimi individui. Teniamo però presente un aspetto: è vero che si può correggere un difetto estetico. Basta molto poco. Ma un conflitto interiore necessita di tempo per intraprendere la strada verso la guarigione.

I benefici della chirurgia plastica vanno ben al di là dell’estetica: stiamo parlando di stare bene con se stessi. Ristabilire un equilibrio, per molti, è un primo passo per conoscere riscoprirsi, in ogni aspetto. E non c’entra sempre l’estetica, perché la bellezza va ben oltre, e questo lo sappiamo tutti. Ma è anche inutile negare l’evidenza: l’aspetto esteriore spesso influenza ogni ambito della nostra vita.

L’importanza della scelta del chirurgo estetico

Prima di tutto dobbiamo cambiare il nostro approccio, ovvero: bisognerebbe vedere il chirurgo plastico come un consulente per il benessere psicofisico. Spiega il Dr. Egidio Riggio, chirurgo plastico che opera a Milano e Palermo puntando sin dal 1990 su ricerca e innovazione: “Il chirurgo plastico è un compagno di viaggio che ci guida nel tempo che scorre e ci consiglia come mantenere e dare freschezza al viso e come dar gioia a un sorriso ad uno sguardo”. Un vero professionista che suggerisce ai pazienti le migliori tecniche per ottenere un effetto naturale. No, non deformazioni né esagerazioni: l’obiettivo è quello di correggere ma anche di esaltare la bellezza.

Fondamentale, dunque, è la scelta del chirurgo plastico: non è così facile trovare lo specialista giusto. Per esempio, il Dr. Egidio Riggio si occupa di chirurgia estetica del viso, del seno e del corpo: molti interventi sono volti a perfezionare la bellezza naturale o correggere ed eliminare i difetti del corpo.

Un professionista vero fa questo: ci guida durante la scelta dell’intervento, ci consiglia, ci suggerisce la strada migliore. E qui chiudiamo con una riflessione: purtroppo, ancora oggi, nell’immaginario collettivo, si pensa alla chirurgia plastica come legata alla sfera estetica. Ma non è propriamente così: chi si sottopone a un intervento non lo fa solo per vanità, o per migliorare il proprio aspetto. Il risultato? L’accettazione di se stessi. Un umore più stabile. Il desiderio di riscoprirsi sotto una nuova luce. Diversa, ma sempre uguale: perché siamo (e lo saremo sempre) noi stessi.

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