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Materasso ergonomico, qual è il significato? Fa veramente bene alla schiena? Queste domande assillano chi sta per comprare un materasso, magari per arredare una nuova casa oppure perché il materasso esistente ha ormai fatto il suo tempo, e non riesce a garantire un riposo degno di questo nome.

Il concetto di materasso ergonomico è quanto mai diffuso, e viene impiegato come criterio principale da chi cerca un prodotto all’altezza delle proprie esigenze. Vale dunque la pena indagare sul materasso ergonomico e sul suo significato, nonché sull’impatto che esercita sulla salute della schiena.

Materasso ergonomico, qual è il significato di questa espressione?

Il termine ergonomico, almeno dal punto di vista letterale, in realtà non dice molto. L’ergonomia è quella scienza che studia il rapporto tra attività umane e tecnologie, finalizzata ad alleggerire le prime per mezzo delle seconde. Quando si parla di “ergonomia” in relazione a un qualsiasi oggetto di arredamento, o che comunque interagisce con il corpo, il significato è diverso e assomiglia a quello del termine “comodo”.

Più propriamente, un oggetto è ergonomico quando si “adatta” e quindi risulta confortevole. Come tale concetto si declini nella progettazione dei materassi è piuttosto evidente. Un materasso ergonomico modella se stesso in base alla conformazione del corpo, riducendo la pressione sulle articolazioni e in particolare sulla schiena.

Ecco che il pensiero corre subito al materasso in memory foam, una tipologia di materasso che va per la maggiore in questo periodo. Il memory foam è un derivato del poliuretano espanso che ha il grande pregio di cambiare la forma in base a ciò che ospita sulla sua superficie e, soprattutto, di conservarla.

Dunque, il materasso assume la forma del corpo, ovviamente in negativo, e la mantiene, in modo da garantire un livello di comodità superiore. E’ ovvio che un materasso così progettato e costruito faccio davvero bene alla schiena, e quindi sia in grado di scongiurare problematiche particolari.

Le insidie del memory foam

Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica. Il materasso in memory foam è un davvero un buon prodotto in quanto risolve realmente problematiche articolari e garantisce un sonno tranquillo, almeno da questo punto di vista. C’è però un “ma”, che appare chiaro soprattutto durante le notti estive, o almeno quelle in cui fa molto caldo. La verità è che il memory foam, di base, fa ben poco per risolvere il problema della sudorazione notturna. Anzi, in alcuni casi può pure esacerbarlo. Il motivo è semplice: se il memory foam “accoglie” il corpo, allora in qualche modo lo avvolge. Da qui, l’aumento del rischio sudorazione.

Certo, è possibile agire sulle condizioni ambientali. Per esempio, si può garantire una buona aerazione alla camera da letto, si può tenere acceso il condizionatore etc. Sono però azioni che presentano i propri effetti collaterali e, soprattutto, poco possono fare rispetto ad alcune condizioni, se non proprio patologiche, comunque determinate da questioni di natura fisica.

Il miglior materasso per evitare i microrisvegli

Il problema riguarda soprattutto i bambini. I più piccoli, infatti, soffrono di un sistema di regolazione della temperatura pienamente formato, dunque tendono a sudare di più. Ciò impatta sulla qualità del sonno, con tutto ciò che ne consegue sulla qualità della vita in generale.

Cosa fare in questi casi? Beh, non rimane che scegliere un materasso ad hoc. Non sono molti i materassi pensati per limitare il problema della sudorazione notturna e, allo stesso tempo, garantire tutte le funzioni del memory foam.

Tra questi spicca il Materasso Switch per bambini da 3 a 16 anni. E’ un materasso di ultima generazione, che si basa su una tecnologia particolare, quella delle “zone differenziate”. Anziché piegarsi completamente alla forma del corpo, infatti, esercita una pressione diversa in corrispondenza delle varie zone. In questo modo si adatta senza “avvolgere”, e la pelle può traspirare senza alcuna difficoltà.

Lo Switch è coperto da ben dieci anni di garanzia. Inoltre, viene venduto in regime di “soddisfatti o rimborsati”. E’ possibile infatti restituire il materasso entro 101 giorni, senza spese aggiuntive. L’azienda, in questo caso, si occupa anche del ritiro! Una mossa, questa, che procede dall’assoluta consapevolezza che l’azienda nutre per la qualità del suo prodotto.

Di admin