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Negli ultimi anni, nell’ambiente sportivo, si è diffusa la crioterapia. In effetti, il legame tra crioterapia e sport va approfondito, in quanto presenta innumerevoli benefici, in particolar modo per chi è alla ricerca di prestazioni migliori, per chi vuole favorire un miglior recupero e desidera anche un livello di energia ben più alto. Parliamo della crioterapia per atleti e società sportive, concentrandoci in particolar modo sui benefici. Perché fa così bene?

Sport e crioterapia: cosa sapere

Sono in moltissimi a fare sport: l’attività fisica non ha il mero scopo di tenerci in forma. Lo sport è una delle attività più importanti della nostra vita, e naturalmente sono varie le declinazioni: c’è chi lo fa per competizione, a livello agonistico, o semplicemente chi lo usa come valvola di sfogo, per alleviare le tensioni e favorire un maggiore equilibrio. In tutto ciò, però, tutti i corpi necessitano di recupero, di rigenerarsi. Come? Con la crioterapia, perché il freddo negli sport professionistici apporta innumerevoli vantaggi.

Prima di tutto, uno degli aspetti centrali dello sport è l’energia. Se ci sentiamo stanchi, se siamo fiacchi, se non riusciamo a svolgere correttamente gli esercizi è, in effetti, un problema. Dopo le prestazioni fisiche, è perfettamente normale avvertire stanchezza. Ma per chi pratica sport a livello professionistico, è altresì determinante favorire un recupero più veloce.

A tal proposito, sottoporsi a un trattamento di crioterapia presenta dei vantaggi non indifferenti, come ridurre il dolore, l’affaticamento delle articolazioni e dei muscoli, alleviare l’infiammazione, rilassare i muscoli stessi e anche eventualmente accelerare il processo di rigenerazione. Merita una menzione anche l’equilibrio mentale, in effetti: sottoporsi alla crioterapia promuove un maggiore rilascio di endorfine, che sono connesse all’ormone del benessere. Pertanto, ci si sente più motivati, si avverte sin da subito un importante slancio anche per lo stato mentale dell’atleta o dello sportivo. Negli Stati Uniti, questa pratica è la “norma”: molti giocatori della NBA si sottopongono alla crioterapia. In Italia, possiamo menzionare l’ex giocatore della Juventus, l’idolo del calcio Cristiano Ronaldo.

Tanti benefici anche per chi pratica sport a livello amatoriale

Naturalmente, vogliamo concentrarci sull’aspetto atletico e agonistico, ma, in realtà, la crioterapia presenta ottimi vantaggi anche per coloro che praticano sport a livello amatoriale. Quali? Il freddo intenso, in effetti, permette di stimolare maggiormente il metabolismo, ottenendo così prestazioni migliori. Allo stesso tempo, migliora la funzionalità delle articolazioni e non solo, in quanto va a rinforzare il sistema cardiovascolare e gli stessi muscoli.

In cosa consiste la crioterapia

Abbiamo osservato i benefici e i vantaggi, ma ora è arrivato il momento di comprendere in cosa consiste la crioterapia stessa. Questo trattamento avviene in criosauna o criocamera e sostanzialmente si basa sulla possibilità di sottoporre il corpo a una temperatura che arriva fino a -130° per 3 minuti. Cosa si ottiene? Tutto ciò di cui vi abbiamo parlato, ovvero si contrastano le infiammazioni e al tempo stesso si favorisce un migliore recupero fisico, sia post allenamento quanto post infortunio.

Questo trattamento è enormemente diffuso tra gli atleti professionisti e gli sportivi, ed è amato persino dalle celebrities, in quanto, di fatto, oltre ad apportare i vantaggi già citati, permette di contrastare l’invecchiamento e di controllare il peso. Questa tecnica, però, non è del tutto recente, dobbiamo dirlo. La pratica, in realtà, risale fino ai tempi degli Antichi Romani, ma è stata modernizzata negli ultimi decenni, in particolare nel 1978 dal medico Yamaguchi, che sfruttò le sessioni di “congelamento” per contrastare le infiammazioni dei pazienti affetti da artrite reumatoide. Da allora è diventata un vero e proprio punto fermo per numerose società sportive.

La differenza tra criocamera e criosauna

A tal proposito, dato che le abbiamo menzionate, riteniamo opportuno parlare delle differenze che intercorrono tra la criocamera e la criosauna. Iniziamo dalla prima: è a tutti gli effetti una cabina, dove le pareti vengono raffreddate dall’azoto liquido, e dove è possibile entrare con tutto il corpo. Per quanto concerne la temperatura, può oscillare tra -110°C e -130 °C. Discorso diverso, invece, per la criosauna, che si presenta come una cabina circolare, e dove la temperatura scende fino a -180 °C: differentemente dalla criocamera, solamente il corpo è esposto a tali temperature, e non la testa.

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