L’otorinolaringoiatria è una delle discipline mediche più importanti. Non è una questione di prestigio, complessità etc. Molto banalmente, è una delle branche della medicina che coinvolge più organi e allo stesso tempo gestisce più patologie. Inoltre, ad essa possono essere ricondotte le terapie per la gestione di un gran numero di sintomi “comuni”. Non stupisce, dunque, come la stragrande maggioranza delle persone sia andata almeno una volta in visita presso un otorinolaringoiatra. Viene dunque da chiedere, a proposito dell’otorinolaringoiatria, di cosa si occupa nello specifico? Quali sono le patologie che riesce a curare? Rispondere a queste domande significa anche comprendere quali sono i segnali che fungono da spia, che in qualche modo suggeriscono il ricorso ai professionisti della materia. Ne parliamo qui, rivelando di cosa si occupa l’otorinolaringoiatria e fornendo qualche consiglio per scegliere il professionista più adatto. Otorinolaringoiatria: di cosa si occupa? Rispondere a questa domanda significa identificare, in prima battuta, gli organi interessati dalla disciplina. In buona sostanza, questi organi sono: Orecchio Naso Gola Collo In linea di massima, tutti i disturbi o anche solo i fastidi riguardanti questi organi o queste parti del corpo giustificano il ricorso all’otorinolaringoiatra. I disturbi che dovrebbero essere considerati come un segnale d’allarme sono: ronzio e fischio all’orecchio, dolore all’orecchio, al naso e alla gola non giustificato dai traumi; sensazione di naso chiuso in assenza di infezioni respiratorie (fosse anche un banale raffreddore), percezione di un corpo estraneo in gola, infiammazione alla gola non giustificata da infezioni batteriche o virali, vertigini e perdita di equilibrio, calo dell’udito (specie nei giovani), dolore alla base della mandibola (possibile rigonfiamento dei linfonodi), abbassamento della voce o alterazione del timbro vocale, alterazione del senso del gusto e dell’olfatto (quanto mai diffusa in epoca Covid), dolore e bruciore alle tonsille. Quali patologie cura Rispondere alla domanda l’otorinolaringoiatria di cosa si occupa significa però anche parlare delle patologie che rientrano nel suo raggio d’azione. Ebbene, sono numerose, più della maggior parte delle altre discipline mediche. Qui di seguito presentiamo le più diffuse. Ipoacusia. Con questa espressione si fa riferimento al calo dell’udito. Negli anziani è un evento normale, ma che è possibile gestire o compensare. Nei più giovani è indice di una condizione patologica. Acufene. E’ il fischio all’orecchio. Come sa chi ne soffre, è uno dei disturbi più fastidiosi, in quanto compromette la concentrazione e assume spesso un carattere cronico. Individuare le cause e di conseguenza la terapia più adatta è complesso e richiede parecchio tempo. Labirintiti. Si tratta di un’alterazione sensoriale che determina la perdita di equilibrio. Riniti. Con questa espressione si intende una serie di patologie che causa alla mucosa nasale un perenne stato infiammatorio. Spesso è di natura allergica e simula i sintomi delle affezioni respiratorie (es. raffreddare). Anosmia e ageusia. Rispettivamente la perdita dell’olfatto e del gusto. Prima molto rare, adesso incredibilmente diffuso in quanto causate dal Covid. Quando il disturbo è dovuto a un danno alle mucose, e quindi non è riconducibile a problemi neurologici, l’otorinolaringoiatria può essere di grande aiuto. Un professionista di grande esperienza Dopo aver parlato dell’otorinolaringoiatria e di cosa si occupa, possiamo fornire qualche consiglio sulla scelta del professionista più adatto. Se abitate a Bari e provincia, e al netto delle possibilità offerte dal Sistema Sanitario Nazionale (che ovviamente non consente di scegliere personalmente il medico), fate riferimento al dott. Paolo Petrone. E’ un professionista stimato per la sua competenza e per la capacità di gestire i pazienti con attenzione, umanità, senso etico e deontologico. Attualmente è dirigente medico di primo livello presso l’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Di Venere a Bari, ma in passato ha lavorato negli ospedali di Monopoli e Altamura. Ha dalla sua un percorso formativo ineccepibile, che lo ha visto frequentare università e ospedali di Bari, Amsterdam, Londra, Verona, Milano. Partecipa attivamente a progetti di ricerca, anche come ideatore, dall’afflato nazionale e internazionale. In virtù delle sue competenze e dell’impegno profuso con pazienti e collaboratori, è stato spesso raggiunto da media locali e nazionali, per i quali ha rilasciato interviste e contributi. Ovviamente, la sua firma è una presenza abituale di paper e riviste scientifiche. Navigazione articoli Natura Siciliana: la cura per la tua pelle dalla natura Benessere di coppia: da cosa dipende e come accendere la passione?